L’Azienda Vitivincola “Poderi Garona” si fonda sulla tradizione centenaria della Famiglia Duella e su una serie di vigneti che sorgono in un contesto territoriale e climatico di straordinaria singolarità
L’azienda “Poderi Garona”
L’Azienda Vitivinicola «Poderi Garona» di Duella Renzo prende nome dall’omonima località sita nel comune di Boca, non molto nota alle persone più giovani ma ricordata da alcuni vecchi personaggi del posto per l’ottimo vino che si produce.
L’Azienda Vitivinicola «Poderi Garona di Duella Renzo» è relativamente giovane come formalizzazione ma si fonda sulla tradizione centenaria della Famiglia, partita dal Bisnonno Daniele Duella, portata avanti dal nonno Luigi grande vignaiolo e produttore di vino, e poi solo in parte tramandata a due dei suoi quattro figli.
Oggi, questo testimone è stato raccolto e l’azienda viene tutt’ora portata avanti attraverso ulteriori acquisizioni di vigneti che, mano a mano, vengono acquisiti evitando l’abbandono da parte dei precedenti proprietari, ormai anziani.
Boca. Il Vino da Papi
Sì, perché le cronache ci tramandano un curioso aneddoto legato proprio a questo vino, tanto buono da essere apprezzato anche dagli alti prelati.
In particolare risale al 1900 la visita del Patriarca di Venezia, Cardinale Giuseppe Sarto, accompagnato dal Vescovo di Novara, Monsignore Eduardo Pulciano; durante tale pellegrinaggio fu loro offerto dal giovane Parroco di Boca, Don Michele Merlino, del vino locale che fu talmente apprezzato da far dire a Monsignor Pulciano «Eminenza, questo è proprio vino da Cardinali». Il Patriarca ribattè: «Eccellenza, mi perdoni, ma io non sono del suo parere, questo non è vino da Cardinali, ma vino da Papi» e tale risposta fu tanto scherzosa quanto profetica, dato che il 4 Agosto 1903 fu nominato Papa col nome di Pio X.
La fondazione del Santuario di Boca è collegata alla morte violenta di due coniugi locali a seguito della quali sarebbe stata eretta, nel XVII secolo, una parete affrescata con l’immagine del Crocifisso, in seguito trasformata in una piccola cappella. Questa venne ampliata nella seconda metà del Settecento a seguito di alcune guarigioni miracolose. L’afflusso di pellegrini rese presto insufficiente la costruzione così che nel 1819 ne venne deciso un ulteriore ampliamento, che verrà affidato a un giovane architetto nativo di Ghemme, l’allora ventiduenne Alessandro Antonelli, il quale riscrisse il progetto proponendo un edificio maestoso in stile neoclassico. La costruzione durerà a lungo e solo all’inizio degli anni Settanta del Novecento le principali opere strutturali possono dirsi concluse con il completamento dello scalone frontale.
Il Santuario si colloca all’interno del Parco Naturale del Monte Fenera, costituito nel 1987, a sua volta inserito nel settembre 2013 nel Geoparco Globale dell’Unesco durante la 38^ Conferenza Generale.